di Noruena Tiralongo

Cosa hanno in comune Oscar De summa, Laura Pozone, Alesssandro Blasioli e Marco Cacciola?

Vi do un indizio: sono tutti attori teatrali.

Vi starete chiedendo il perché della mia precisazione,ci sono altre due cose che li accomunano:  la loro partecipazione al Festival delle città visibili e il loro interessamento a tematiche che porteranno inevitabilmente ognuno di noi a riflettere.

Verranno infatti messi in scena alcuni dei temi più caldi che scuotono o hanno scosso l’opinione pubblica nel nostro paese,nonché intrapresi percorsi introspettivi verso la self-consciousness.

In “La sorella di GesuCristo” l’attore e drammaturgo Oscar De summa racconta di Maria, una ragazza che con la pistola in mano attraversa il suo paese in cerca di vendetta. O forse -a ben guardare- c’è dell’altro?

De summa presenta diversi personaggi archetipici per superare il concetto di spazio e tempo,inscenando abilmente qualcosa che è sempre stato e sempre sarà: il mormorio che si crea quando la tranquillità di un paesello viene disturbata da un evento inaspettato.

Anche Laura Pozone racconta  di un percorso di formazione tutto al femminile: “Dita di Dama” è la storia di due amiche cresciute insieme che a diciotto anni si affacciano al mondo adulto,costrette a sottostare alle imposizioni paterne.

La cornice della storia è l’autunno caldo del 1969 e gli eventi rappresentati sono quelli che hanno vissuto i nostri genitori o che qualcuno di voi ha vissuto in prima persona: gli scioperi,la legge sul divorzio,il lavoro in fabbrica.

“Dolor hic tibi proderit  olim” ossia “questa pena ti sarà di giovamento” è il sottotitolo del monologo di Alessandro Blasioli da lui intitolato “Questa è casa mia”.

L’attore e cantante abruzzese interpreta la pena di una famiglia vittima del terremoto dell’Aquila del sei Aprile di nove anni fa e, parallelamente,la storia di due amici inseparabili.

Alessandro Blasioli è, inoltre, il vincitore del bando “L’Italia dei visionari” 2018 e grazie a questo approda al festival delle città visibili.

I  “visionari” sono un gruppo di spettatori locali,in questo caso di Rimini e provincia, che si impegnano a visionare parte dei materiali che gli artisti partecipanti inviano per poi selezionare tra questi un vincitore.

Non hanno particolari competenze in ambito,non sono addetti ai lavori, si fanno semplicemente portavoce del gusto comune.

E dopo tanto rumore: quello dei sospiri,dei sussulti e degli applausi, Marco Cacciola suggella questo percorso catartico a modo suo. In silenzio.

Durante il progetto-spettacolo “Farsi silenzio”, sarà fornita una cuffia ad ogni spettatore : verremo accompagnati  in una riscoperta lenta del nostro io e del rapporto che abbiamo con l’ambiente e l’altro.

Luci. Sipario. Azione! Quella che regala Marco Cacciola è un’esperienza interattiva,per questo bisogna prenotare per poter partecipare.

Sulla scia del repetitia iuvant,ricordo che Oscar De summa calcherà il palco dell’ex macello il 22 Luglio, Laura Pozone il 24 Luglio, Alessandro Blasioli il 29 e alla fine, non per importanza, Marco Cacciola chiuderà la nostra rassegna teatrale il 30 e 31 con doppia ripetizione alle ore 18.30 presso l’Ex Colonia Bolognese in via Principe di Piemonte e alle 21.30.

L’ora di inizio degli spettacoli è fissata per le 21.30 al solito posto,l’Ex Macello in via Dario Campana.

Vi aspettiamo numerosi!