Edizione 2022

LEI CONOSCE ARPAD WEISZ?

Reading tratto da Dallo scudetto ad Auschwitz di Matteo Marani

Menoventi

~

29 Agosto

2 Settembre

Orario: 21.30

Lapidario Romano

Crediti

con Consuelo Battiston e Beatrice Cevolani
riduzione del testo e regia di Gianni Farina
artwork Tania Zoffoli
organizzazione Maria Donnoli, Marco Molduzzi
da una idea di Elena Di Gioia in collaborazione con Liberty / Stagione Agorà produzione E production

Foto di Paolo Cortesi

LO SPETTACOLO

Il testo di Marani avvolge il lettore e lo spiazza incessantemente, come se volesse giocare a Torello con le nostre emozioni. Da questo accerchiamento ludico e sinistro, che rimanda all’inesorabile stretta di leggi e divieti che spianò la strada all’olocausto, emergono con nitore due pulsioni contrapposte: l’amore per lo sport, per il calcio, e lo sconcerto per la feroce stupidità umana.
La storia di Arpad Weisz è urticante e meravigliosa, in essa convivono l’entusiasmo per un allenatore che ha rivoluzionato “Il giuoco del calcio” e il fastidio destato dal contegno degli italiani e degli europei di fronte allo strisciante antisemitismo che stava ammorbando il continente.
Al centro di questo assedio emotivo troviamo una famiglia in fuga, due bambini braccati, rigettati dalla scuola, privati di una lingua, separati dagli amici. La loro storia è lacerante e le loro parole – giunte fino a noi grazie all’acribia di Marani e all’affetto di un bambino che non ha mai dimenticato l’amico di un tempo – pesano come macigni.
L’inesorabile palleggio tra il campo da calcio e il campo di sterminio riverbera nel progetto sonoro del reading che, congiuntamente al testo, reinventa ambienti e vibrazioni per restituire una storia che un silenzio di settant’anni non è riuscito a cancellare.

Nota biografica

Dal 2005 Gianni Farina e Consuelo Battiston, fondatori della compagnia Menoventi, portano avanti una ricerca attraversata dell’ironia e dallo svelamento delle convenzioni e degli strumenti della rappresentazione.

In Festa è il primo lavoro, seguito da Semiramis, che vince il secondo premio di Extra, riconoscimento promosso da G.A.I e E.T.I,  oltre a essere miglior spettacolo del Premio Loro del Reno/ Teatri di vita (ed. 2007).

Da sempre interessati ai dispositivi della messa in scena, investigano le dinamiche della ripetizione e del loop in lavori come Invisibilmente (Finalista Premio Vertigine), Perdere la faccia (Premio Lo Straniero e Premio Hystrio/Castel Dei Mondi), L’uomo della sabbia (che li porta a vincere la prima edizione del Premio Rete Critica).

La costante tensione fra forma e contenuto, sempre in sincronia con il presente, li spinge a sperimentare il formato seriale. Prima con Survivre, in cui il tema della sopravvivenza si incrocia con la forma della copia, poi con Ascoltate!, progetto dedicato al turismo.

La sensibilità sociologica e politica di Menoventi è messa a fuoco da lavori come Credi ai tuoi occhi, Vita Agra del Dott. F., da Bianciardi, e Docile, spettacolo spartiacque che immette elementi biografici della compagnia per denunciare la remissività delle classi subalterne.

Nel 2019 inizia il percorso di ricerca triennale dedicato a Majakovskij: ispirato dal dialogo con l’opera letteraria di Serena Vitale, si traduce in una costellazione di spettacoli e progetti speciali, di cui Il defunto odiava i pettegolezzi(2021) è il capitolo conclusivo.

Nel 2022 debutta Lei conosce Arpad Weisz?, reading tratto dal libro di Matteo Marani Dallo scudetto ad Auschwitz.