Edizione 2023

Maternità

4 Settembre

Orario: 21.30

Mulino di Amleto

Via del Castoro, 7

CREDITI

Fanny & Alexander
tratto dal racconto di Sheila Heti
(traduzione Martina Testa, Sellerio editore, 2019)

drammaturgia, costumi Chiara Lagani
regia, luci, progetto sonoro Luigi De Angelis
con Chiara Lagani
artwork Eleanor Shakespeare
architettura software multiscelta, cura del suono, supervisione tecnica
Vincenzo Scorza
organizzazione, promozione Maria Donnoli, Marco Molduzzi
produzione E Production / Fanny & Alexander

grazie a Ateliersi, Giovanni Cavalcoli, Silvia Veroli

Al termine dello spettacolo si terrà l’incontro dal titolo “Il dispositivo della scelta fra libertà e vincolo. Conversazione intorno a Maternità”
Dialogo tra  Laura Gemini e Chiara Lagani.

LO SPETTACOLO

Se voglio figli o meno è un segreto che nascondo a me stessa: è il più grande segreto che nascondo a me stessa.
(Sheila Heti)

In Maternità, tratto dal racconto di Sheila Heti, una donna si chiede, di fronte al pubblico seduto davanti a lei, cos’è che la trattiene dal mettere al mondo un figlio. Non si tratta di un monologo, ma di una strana specie di dialogo, sospeso tra dimensione assembleare e gioco con il caso. Di fronte alle domande più difficili Sheila si rivolge alle persone in sala a cui è stato dato un piccolo telecomando con cui rispondere ai suoi quesiti. Le risposte si proiettano a ritmo incalzante su uno schermo sospeso sulla scena in un oppressivo codice binario: tutto è sì, oppure no, tutto è bianco, oppure nero. Sì e no è il timbro di un accanimento, di un’ostinazione, di una strana slabbratura dell’anima della protagonista che, mentre si interroga con ironia e ferocia su una questione così nodale, tende il ragionamento fino all’eccesso infrangendo a tratti il velo del pudore e portandoci a riflettere sul valore della scelta. Il dialogo col pubblico oscilla tra immedesimazione e giudizio proiettando sul testo una serie di interrogativi intimi e comuni su temi da sempre controversi.

Nota biografica

Fanny & Alexander è una bottega d’arte fondata a Ravenna nel 1992 da Luigi de Angelis e Chiara Lagani. Dalla contaminazione dei linguaggi – teatro, arti visive, letteratura, musica – la Compagnia crea spettacoli, live-performance, opere liriche e installazioni in- tessendo reti interdisciplinari, innescando interazioni di forme e contenuti classici con la sperimentazione e le nuove tecnologie.

Tra le recenti produzioni, Addio Fantasmi dal romanzo di Nadia Terranova (Einaudi editore), Storia di un’amicizia, versione teatrale de L’amica geniale di Elena Ferrante (Edizioni E/O), Se questo è Levi – vincitore di due Premi UBU, e Sylvie e Bruno da Lewis Carroll nella traduzione di Chiara Lagani per Einaudi (2021), finalista Premi UBU.

Tra i suoi lavori storici si ricordano il ciclo dedicato al romanzo di Nabokov Ada o ardore a cui sono stati assegnati due premi Ubu; il progetto pluriennale dedicato a Il Mago di Oz (2007-2010) e l’affondo dedicato alla retorica pubblica con le serie dei Discorsi per indagare il rapporto tra singolo e comunità. 

Nei 30 anni di carriera, Fanny & Alexander ha ricevuto importanti riconoscimenti tra cui: Premio Giuseppe Bartolucci (’97), Premio Coppola Prati (’97), Premio speciale Ubu (2000), Premio di Produzione TTV (2002), Premio Lo Straniero (2002), Premio Speciale 36mo Festival BITEF di Belgrado (2002), Premio Sfera Opera di Ricerca Cortopotere Anno Tre (2003), Premio Speciale Ubu (2005), Premio dello Spettatore 2010/11 Teatri di Vita, Premio Speciale dedicato all’Innovazione Drammaturgica (2017) nell’ambito del Premio Riccione, Premio speciale Ubu (2019).