Edizione 2020

Capitalismo magico

6 Settembre

Orario: 21.30

Corte degli Agostiniani

INGRESSO GRATUITO CON PRENOTAZIONE

LO SPETTACOLO

“There is no alternative”, amava ripetere Margaret Thatcher, riferendosi, naturalmente, al capitalismo. A noi che abbiamo trent’anni oggi non ce lo hanno nemmeno mai detto, tanto era evidente. Il cammino della nostra vita dentro il capitalismo sembra a volte la traversata di una landa desolata che perde via via linfa e colore. A volte la notte non dormiamo, stretti al cuore e alla testa da una strana ansia che non sappiamo dire, pieni di domande vaghe e spaventose.

Forse è il terrore che si spengano anche le ultime scintille di non identico che stanno dentro e fuori di noi.

Come sempre la risposta è fuori dalle mura di casa, all’esterno, in una passeggiata. Forse camminando possiamo cogliere ciò che, dentro al capitalismo, ancora non è identico, conserva una propria forza autonoma, una sorta di sottile magia che viene da lontano e ancor più lontano conduce.

Capitalismo magico è una passeggiata di due amici di una vita, storditi e disorientati nell’alba dei trent’anni, alla ricerca di ciò che nella realtà ancora pulsa di una viva, inspiegabile, perturbante magia. Il tentativo di accendere un fuoco partendo da poche scintille e guardarlo ardere rapiti per poi pensare, anche solo per un istante che, forse, un’alternativa da qualche parte c’è.

Biografie

Lodovico Guenzi, detto Lodo, è uno dei fondatori della band bolognese Lo Stato Sociale di cui è chitarrista, pianista e cantante.
In contemporanea alla carriera musicale, Lodo è un attore diplomatosi alla Civica Accademia d’Arte Drammatica Nico Pepe. Nel 2016 porta in tournée in tutt’Italia La rivoluzione é facile se sai come farla insieme alla compagnia teatrale KEPLER – 452.
Nel 2018 Lodo e i “regaz” de Lo Stato Sociale presentano Una vita in vacanza al 68° Festival di Sanremo riscuotendo grande successo di pubblico e critica, piazzandosi al secondo posto nella competizione e vincendo il premio della sala stampa Lucio Dalla.
Dopo il successo di Sanremo Lodo si chiude in una sala prove ed un mese dopo è in scena con il giardino dei ciliegi: trent’anni di felicità in comodato d’uso versione aggiornata e rivista del grande classico di Cechov. Questo spettacolo ricev il Premio rete critica per il miglior spettacolo dell’anno e totalizza più di 50 repliche in giro per il paese incastrate fra gli impegni di Lodo nei panni di Giudice di X Factor.

Nicola Borghesi, classe 1986, diplomato presso la Civica Accademia Nico Pepe di Udine, è attore, regista, drammaturgo, direttore artistico per la compagnia Kepler-452 di cui è anche fondatore. La sua indagine si focalizza soprattutto sull’invenzione di dispositivi artistici di messa in scena della realtà: realizza reportage teatrali, coinvolge non professionisti (o attori-mondo), esplora luoghi poco frequentati per raccontarli, crea e armonizza, sulla base di libere associazioni, gruppi improbabili di esseri umani. È inventore del Festival 20 30 di Bologna, che negli ultimi anni si è fatto carico di raccontare in scena una generazione. Cura la regia di “Il giardino dei ciliegi – Trent’anni di felicità in comodato d’uso”, spettacolo vincitore del Premio Rete Critica 2018, e “F. – Perdere le cose” prodotti da ERT-Emilia Romagna Teatro. Realizza, insieme a Kepler-452, i format di teatro partecipato “La rivoluzione è facile se sai con chi farla”, “Comizi d’amore”, “L’inferno dei viventi”  e “La grande età”. Ha lavorato come attore con Mario Perrotta, Andrea De Rosa, Cristina Pezzoli, GoshkaMacuga. Nel 2018 ha frequentato l’Ecoledes Maitres diretta da Tiago Rodriguez.