articolo di Antonella Silvia Vivenzio 

Passione. Recupero. Romanticismo. Chic. White.

Cinque parole, come cinque sono le dita di una mano, la sapiente mano della talentuosa Federica Urbinati, architetto, responsabile dell’allestimento del giardino di Palazzo Lettimi che ospiterà quest’anno la quinta edizione del festival Le Città Visibili. Federica nutre una vera e propria passione per il suo lavoro e per l’arredamento di interni in particolare, ma lo spazio verde del Lettimi l’ha letteralmente fatta innamorare poiché è un giardino che secondo lei parla da solo. La sensibilità di Federica risiede nel saper umanizzare e rivalorizzare, per la durata del festival, quell’altrimenti dimenticato angolo verde della città.

Qual è la peculiarità che rende unico il tocco creativo di Federica?

Senza dubbio la sua vena romantica: sin dalla prima edizione va alla ricerca di materiali di recupero per donare loro una seconda vita. La sua delicata sensibilità è in grado di reinterpretare copertoni destinati allo smaltimento in comodi pouf per gli spettatori, oppure di far sbocciare bellissimi fiori su liane decorative partendo dal riutilizzo di fondi di bottiglia in plastica.La sensibilità di Federica per il recupero di oggetti si sposa perfettamente con la necessità di recuperare tanto gli spazi urbani inutilizzati, quanto il rapporto tra il cittadino riminese e la fruizione dell’arte.

Il tocco minimal chic e rigorosamente total white incanta e avvolge il pubblico in un’atmosfera magica e rilassante senza distogliere l’attenzione dal palco scenico. Il giardino diventa discreto ed elegante co-protagonista del festival: luci, candele e candidi drappi invitano ogni anno spettatori e incuriositi passanti ad entrare quasi in punta di piedi per vivere emozioni indimenticabili da condividere e portare nel cuore fino alla prossima edizione.

Ogni anno l’allestimento del giardino muta aspetto e forma, così come cambiano gli artisti in scena, gli spettatori e le emozioni che animano le serate del festival.

Chissà quali piacevoli sorprese ci attenderanno quest’anno al Giardino Lettimi? Non ci resta che varcarne la soglia, cullati da musica, parole e incanto visivo. Buon festival a tutti!