Chitarrista (ha collaborato con Levante, collabora tutt’ora con Eugenio Finardi) e compositore (di recente ha pubblicato l’album “Nudisti al sole”) Giuvazza, al secolo Giovanni Maggiore, aprirà con la sua musica il concerto di Erica Mou previsto questa sera all’Ex Macello di Rimini. Ecco l’intervista di Noruena Tiralongo.

Ti andrebbe di spiegare a me, ma anche a chi ci sta leggendo, come sei approdato alla musica? Hai seguito un percorso scolastico-musicale?

Mi sono avvicinato alla musica in maniera naturale e spontanea: in casa mia la musica è sempre stata presente, dalla radio alle serate tra amici in famiglia, quando mio papà suonava la sua chitarra, una bellissima eko 100 (che adesso porto in tour).

Poi è arrivato il mio primo giro di Do sulla chitarra e da lì a capire che nella mia vita la musica sarebbe stato un bene di lusso imprescindibile, il passo fu brevissimo.

Hai collaborato con Levante. Come ci si sente a far scoprire al pubblico la tua personalità di artista “indipendente”?

Ci si sente nudi ma è da quello stato di totale imbarazzo che capisci di non poter fare a meno di suonare, scrivere ed esibirti.

Quanto tempo hai impiegato per concepire il tuo album di debutto “Nudisti al sole”? Se potessi descriverlo utilizzando solo 3 aggettivi, quali useresti?

“Nudisti al sole” ha avuto una genesi molto lunga, di almeno tre anni e se dovessi definirlo con 3 aggettivi direi: colorato, sbarazzino e introspettivo.

Quali sono i tuoi progetti per il futuro?

Ne ho diversi e non necessariamente musicali, sicuramente uno di questi sarà scrivere e registrare un nuovo album in pochissimo tempo.

Questa è una mia curiosità: Ti sei mai esibito in luoghi “particolari”? Oppure l’Ex Macello sarà il tuo primo palco non convenzionale?

Luoghi particolari ne ho visti molti (l’anno scorso, per esempio, ho suonato su una chiatta, tra i canali di Venezia) ma sono molto curioso di vedere come L’Ex Macello accoglierà i suoni e le immagini del Festival.

Al Festival Le Città Visibili saranno presenti diversi artisti che in fin dei conti sono tuoi colleghi musicisti.  li conoscevi già? Hai scoperto qualcuno di nuovo?

Nuove scoperte non direi, ma sono ad esempio molto felice di ritrovare i miei concittadini Perturbazione con i quali, qualche anno fa, abbiamo scritto e registrato alcune canzoni a cui sono molto legato.